I programmi di avventura all’aria aperta mirano a migliorare le relazioni interpersonali utilizzando attività avventurose.
Lo studio fatto su Nave Italia con ragazzi e giovani adolescenti con autismo ha esaminato l’efficacia di un programma di avventura all’aria aperta svolti a bordo di Nave Italia e in montagna ad Arpy in Val d’Aosta. Lo studio ha incluso 51 partecipanti iscritti in varie scuole di Roma, Genova e La Spezia, tutti protagonisti di programmi che prevedono un’educazione speciale. In queste settimane di avventura hanno completato attività fisiche impegnative, che richiedevano cooperazione e comunicazione con coetanei e istruttori.
I risultati hanno rivelato un miglioramento significativo nella comunicazione sociale e direzioni diverse nei sottodomini della cognizione sociale, motivazione sociale e manierismi autistici della scala di reattività sociale. Chi ha partecipato ai programmi di avventura all’aria aperta in mare o in montagna ha mostrato una tendenza verso una riduzione della gravità della propria condizione, secondo educatori e genitori incapaci di credere che i loro ragazzi sapessero fare cose mai fatte prima, come tirare su le vele oppure camminare con le ciaspole sulla neve fresca.
L’avventura all’aria aperta richiede capacità di problem solving e costringe tutti, medici ed educatori compresi, a comunicare in situazioni eccitanti. Questo studio condotto in diversi anni dalla direzione scientifica di Nave Italia, grazie ai project manager della Fondazione Tender to Nave Italia, suggerisce che un programma di avventura all’aria aperta possa essere un intervento efficace in aggiunta ai trattamenti tradizionali sia nei giovani adulti, che negli adolescenti e, probabilmente anche nei bambini con varie forme di autismo. Studi futuri dovrebbero esaminare i risultati dei programmi di avventura all’aria aperta forniti per periodi di tempo più o meno lunghi e il mantenimento dei risultati nel tempo.
